“Gli ultimi dati Istat sul bilancio demografico nazionale e sugli italiani che vanno all’estero a realizzare i loro sogni lavorativi e familiari sono ancora una volta impressionanti e generano allarme e preoccupazione”. Lo dichiara Claudio Venditti, presidente del Forum famiglie della Calabria, commentando i dati diffusi ieri dall’Istituto nazionale di statistica. Al 31 dicembre 2019, rispetto all’inizio dell’anno, la popolazione residente in Italia è inferiore di quasi 189mila unità (188.721), in Calabria il saldo negativo è di -19.302 residenti, oltre il 10% del dato nazionale, dato che porta la popolazione residente nella Regione a fine 2019 a 1.924.701, di cui 942.644 maschi e 982.057 femmine. “La continua diminuzione avviatasi nel 2015 ha portato a un decremento di quasi 55.834 residenti in cinque anni”, prosegue Venditti, rimarcando come “rispetto all’anno precedente, si registra nella nostra Regione un nuovo minimo storico di nascite (14.491), con i decessi pari a 20.165, le cancellazioni anagrafiche per l’estero corrispondenti a 6.468 unità. Il numero di cittadini stranieri residenti in Calabria è 108.898 il 5,7% della popolazione residente”. “Dati in crescita per residenza e nascite si verificano solo nelle Regioni dove ci sono aiuti diretti e politiche sociali avanzate a misura di famiglie”, ammonisce il presidente del Forum famiglie della Calabria, per il quale “è evidente che questi dati impongono una riflessione non più rinviabile per scegliere se passare alla storia con politiche fiscali e sociali o essere meri curatori fallimentari”. “È necessario che tutte le forze politiche remino nella stessa direzione per concretizzare l’assegno unico-universale”, l’appello di Venditti: “Se siamo tutti d’accordo, che cosa stiamo aspettando? Il tema demografico non è uno dei temi: è il tema centrale del futuro. Senza figli non c’è futuro, neppure a livello economico. Non c’è più tempo da perdere. La famiglia non è il problema ma la risoluzione dei problemi”.