“Gli studenti devono tornare al più presto alla vita normale. Ma il fatto che questa celebrazione sia stata possibile è già un segno di speranza”. Lo ha detto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, presenziando alla fine di giugno alla consegna dei diplomi in alcune delle scuole della Custodia. Tra queste la “Helen Keller School”, frequentata da studenti con bisogni speciali, situata a Beit Hanina, quartiere arabo nella periferia di Gerusalemme. Quello appena concluso è stato un particolare a causa della pandemia di Coronavirus che non pochi problemi economici sta creando alle scuole cristiane gestite dalla Custodia e dal Patriarcato latino di Gerusalemme. Solo dopo un lungo periodo trascorso a casa, impegnati a seguire le lezioni online, gli studenti, riferisce la Custodia, hanno potuto tornare sui banchi per alcune settimane e festeggiare la fine dell’anno scolastico.
“Siamo molto orgogliosi di aver avuto l’opportunità di celebrare il diploma di questi studenti con bisogni speciali in quest’anno particolare. È molto importante far passare il messaggio secondo cui le persone con bisogni speciali devono essere pienamente integrate nella nostra società” ha detto Patton davanti al direttore della scuola, padre Ibrahim Faltas e l’ambasciatore palestinese presso la Santa Sede, Issa Kassisieh. “I frati francescani – ha dichiarato padre Faltas – si prendono da sempre cura dei giovani e della loro educazione. Forniamo istruzione, casa e lavoro, in modo che i cristiani rimangano in questa Terra Santa, nonostante tutto”. Grande festa anche all’auditorium del Pontificio Istituto Notre Dame, dove sono stati consegnati i diplomi agli studenti della Terra Sancta School di Gerusalemme. I diplomati hanno consegnato una torcia agli studenti dell’undicesimo anno: un passaggio di testimone e un augurio per il loro percorso scolastico, che si concluderà l’anno prossimo. “Gli studenti hanno presentato gli esami del ministero online. Sono stati molto impegnati anche nel seguire le lezioni via internet. La famiglia e il personale docente hanno fatto un grande sforzo in tutti questi mesi”, ha concluso padre Faltas.