Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha rivisto e aggiornato le Regole penitenziarie europee che, adottate nel 2006, descrivono “gli standard e i principi legali relativi alla gestione delle carceri, al personale e al trattamento dei detenuti”. Si danno indicazioni più appropriate sulle norme circa la raccolta e gestione delle informazioni sui detenuti, il trattamento delle donne o dei cittadini stranieri in detenzione, delle misure di sicurezza speciali o di alta sicurezza come l’isolamento, le proporzioni tra personale e detenuti, le ispezioni. Si raccomanda, ad esempio, in materia di isolamento – la misura che prevede oltre 22 ore al giorno di detenzione senza contatti umani – di ricorrere a questa misura “come ultima risorsa e tenendo conto dello stato di salute del prigioniero” e di imporla sul detenuto per “il più breve tempo possibile, rigorosamente specificato”, a causa “dell’effetto molto negativo che tale misura può avere sulla salute fisica e mentale”. Per questo si raccomanda che sia stabilito nella legislazione degli Stati “il periodo massimo per il quale può essere imposta la reclusione solitaria” e in ogni caso che il detenuto sia visitato quotidianamente dal direttore della prigione o da un membro autorizzato del personale penitenziario, nonché dal medico curante.