Scuole paritarie: mons. Seccia (Lecce) a Regione Puglia, “il bene comune dovrebbe essere l’unica stella polare a guidare le decisioni nei Palazzi”

L’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, presidente della Commissione pastorale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università della Conferenza episcopale pugliese, è intervenuto pubblicamente sull’argomento scuole paritarie, lanciando un appello alla Regione Puglia. “La comunità cristiana non può tacere di fronte alle difficoltà reali della scuola paritaria pressoché dimenticata dalle istituzioni”, le parole del vescovo pugliese in favore delle scuole dell’infanzia pugliesi a gestione no profit, di cui la gran parte di ispirazione cattolica, che potrebbero non riaprire a settembre prossimo, mettendo in difficoltà le 15mila famiglie pugliesi che usufruiscono di questo servizio. “L’emergenza sanitaria, che ormai si è trasformata in emergenza sociale, ha ancor di più compromesso per i genitori la libertà di scegliere il percorso d’istruzione e di formazione umana e civica da offrire ai propri bambini”, ha dichiarato mons. Seccia, evidenziando i mancati incassi delle rette scolastiche che potrebbero portare alla chiusura delle strutture, “Scelte di tale gravità causerebbero numerose e ulteriori gravi conseguenze in termini di servizi essenziali ai cittadini nonché di natura occupazionale ed inevitabili ulteriori costi per le casse regionali e comunali”. L’arcivescovo di Lecce si domanda se Stato e Regioni avranno la capacità strutturale di offrire un servizio adeguato alle centinaia di migliaia di famiglie sul territorio nazionale se scomparissero le scuole dell’infanzia paritarie. “È la domanda che un pastore accorto e previdente si deve porre e che a maggior ragione dovrebbe ‘tormentare’ la politica a ogni livello, specie in un momento storico così imprevedibilmente complicato nel quale il bene comune dovrebbe essere l’unica stella polare a guidare le decisioni nei Palazzi”, le parole di mons. Seccia a proposito dei 18,5 milioni di euro assegnati alla Regione Puglia dalla Conferenza unificata delle Regioni mediante il Fondo nazionale per il sistema integrato 0/6. “Le scuole dell’infanzia paritarie pugliesi non possono accontentarsi delle briciole, non bastano più”, conclude mons. Seccia.

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