Cambio della guardia, domani 1° luglio, per la presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Dopo il semestre della Croazia, che per la prima volta ha ricoperto questo ruolo dal suo ingresso nell’Unione nel 2013, è ora il turno della Germania. Il passaggio del testimone avverrà con un incontro a Berlino tra il ministro degli esteri croato Grlić Radman e il collega tedesco Heiko Josef Maas. Dopo la consegna simbolica della presidenza alla Porta di Brandeburgo, ci sarà una riunione presso il ministero degli esteri federale. “La Germania e la Croazia si erano già coordinate negli ultimi mesi e ora dovrebbe essere assicurato un passaggio lineare rispetto alle molte questioni europee urgenti”, dice una nota che annuncia una conferenza stampa congiunta dei ministri dopo il loro incontro di domani. Il momento celebrativo della nuova presidenza sarà il 6 luglio: l’orchestra radiofonica di Monaco diretta dal croato Ivan Repušić e il coro e l’orchestra della radiotelevisione croata diretti da Tomislav Fačini “guideranno il pubblico in un viaggio attraverso la storia musicale della Croazia e dei Paesi di lingua tedesca”. Il primo concerto sarà eseguito all’Hercules Hall di Monaco e il secondo al Teatro nazionale di Zagabria; entrambe saranno trasmessi sul canale televisivo Ard-alfa alle 22.15 del 6 luglio e saranno disponibili come video on demand su br-klassik.de/concert. Ad aprire l’esecuzione un intervento dei ministri della cultura dei due Paesi.
Nell’assumere la presidenza semestrale, il governo tedesco, guidato dalla cancelliera Angela Merkel, dovrà immediatamente affrontare una serie di questioni aperte a livello continentale. Anzitutto la risposta alla crisi economica, per la quale è convocato un summit il 17 e 18 luglio (Recovery Plan); quindi la definizione del bilancio pluriennale 2021-2027 (sempre in relazione al rilancio dell’economia e ai fondi strutturali); poi i negoziati del Brexit che dovranno portare il Regno Unito definitivamente fuori dall’Ue il prossimo 31 luglio. Inoltre dovrebbe prendere avvio, sotto presidenza tedesca, la Conferenza sul futuro dell’Ue.