Continuano gli interventi nelle chiese in seguito al sisma che si verificò nella zona dell’Etneo, il 26 dicembre 2018. E, da domani, giovedì 2 luglio, riaprirà al culto la chiesa di Fiandaca. Un evento considerato dalla diocesi di Acireale come “un ulteriore segno di speranza in uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto”. “La comunità si riappropria della propria chiesa, dedicata a Santa Maria delle Grazie, ristrutturata con le offerte delle diocesi siciliane, raccolte in occasione della giornata a favore delle comunità colpite dal sisma”, informa in una nota la diocesi acese, che annuncia il costo totale del rifacimento della chiesa, pari a circa 40.000 euro.
La stessa chiesa, costruita agli inizi del ‘800, nel tempo ha subito più volte le conseguenze dei vari terremoti; danneggiata nel 1864, 1879 e 1894, fu restaurata nel 1904. Danni sono stati riportati dall’edificio di culto anche durante i terremoti del 1908 e 1914, ma anche del 1984, con la riapertura della chiesa avvenuta quindici anni dopo.
Adesso la nuova riapertura il 2 luglio, alle 19, giorno dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, cui è dedicata la chiesa. A presiedere la Messa il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti. “Una grande gioia per la comunità poter riprendere le proprie attività”, dice al Sir don Samson Fernandes, parroco delle comunità di Pennisi e Fiandaca, per il quale “la riapertura della chiesa di Fiandaca è significativa perché è segno di speranza e di un legame solido a livello comunitario tra le Chiese di Sicilia”. Per quanto riguarda la chiesa di Pennisi, che ha avuto ingenti danni, la Caritas – informa il sacerdote – sta provvedendo a “rendere agibile l’oratorio, oltre la canonica, già resa fruibile grazie ad un contributo a livello diocesano”.