Il card. Angelo Bagnasco, amministratore apostolico di Genova, riceverà domani dal tenente colonnello Antonio Quarta, comandante del Nucleo Carabinieri tutela patrimonio culturale (Tpc) di Genova, due statuine di angeli musicanti in argento dorato e sbalzato, un tempo collocate sui pinnacoli dell’arca di san Giovanni Battista, da secoli utilizzata per recare in processione le reliquie del santo. Presenti alla restituzione, fra gli altri, il prefetto della cattedrale, mons. Carlo Sobrero; p. Mauro De Gioia, direttore dell’Ufficio beni culturali dell’arcidiocesi; Franco Boggero della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e le provincia di La Spezia. Le due piccole statue furono trafugate probabilmente negli anni Settanta, quando il prezioso manufatto era collocato all’interno del Museo del tesoro della cattedrale senza alcuna protezione. L’arca fu commissionata dai Padri del Comune a Teramo d’Agnelli nel 1438, al quale seguì Simone Caldera e altri orafi di cultura borgognona e lombarda: fu realizzata come una piccola cattedrale gotica con guglie sormontate da piccoli angeli musicanti e in preghiera. Al suo interno ogni anno, il 24 giugno, sono collocate la reliquie di san Giovanni Battista che l’arcivescovo di Genova reca in processione fino al mare per la solenne benedizione.
Il ritrovamento su un catalogo di casa d’aste ha permesso ai Carabinieri del Tpc di ricostruire in parte la vicenda del furto e di ricercare il materiale fotografico storico realizzato nel corso degli anni sul prezioso manufatto, per mettere gli oggetti a confronto.
Le attuali norme sanitarie non permetteranno la processione nelle strade dell’arca. Il card. Bagnasco benedirà il mare dal portone della cattedrale di san Lorenzo. Appena possibile si procederà alla sistemazione sui pinnacoli delle due statuine ritrovate.