L’emergenza sanitaria ha posto il tema della comunicazione al centro della buona gestione dell’emergenza: la circolazione di un’enorme mole d’informazioni, spesso non verificate, o addirittura di numerose e pericolose fake-news, ha reso difficile, sia per i cittadini che per gli operatori sanitari, orientarsi e individuare fonti di conoscenza certe. Nasce dal bisogno di una formazione efficace nei processi di comunicazione del sistema sanitario un innovativo master in I livello in Comunicazione sanitaria, promosso dall’Alta scuola in economia e management dei sistemi sanitari (Altems) e dall’Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica presentato oggi nell’ambito dell’Open Week Master & Postlaurea, nel webinar “La responsabilità condivisa dell’informazione: sfide della comunicazione sanitaria post Covid”. Il master in Comunicazione sanitaria formerà professionisti della comunicazione capaci di gestire le complessità comunicative presenti oggi nel contesto della sanità, sia essa pubblica che privata rivolgendosi a diversi interlocutori: professionisti, clienti, pazienti, familiari dei pazienti, care givers, utenti, cittadini, media, istituzioni, enti pubblici, stakeholders.
“In Italia – spiega Americo Cicchetti, direttore Altems – molto spesso della sanità conosciamo solo i grandi successi e i casi di malasanità: molto poco del sistema sanitario, che abbiamo iniziato ad apprezzare proprio in epoca Covid. Una comunicazione di servizio, equilibrata ed efficace può fare la differenza”.