Digitale: Guterres (Onu), “espandere la cooperazione internazionale, solo insieme potremo connettere tutti entro il 2030”

“Non esistono frontiere nello spazio digitale. Oggi chiedo a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite e ai nostri partner nell’industria e nella società civile di espandere la cooperazione sulle tecnologie digitali. Solo lavorando insieme potremo connettere tutti entro il 2030, rispettare i diritti umani in rete, e tutelare i più vulnerabili dai pericoli potenziali dell’era digitale”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Onu, António Guterres, in occasione della presentazione del rapporto intitolato “Roadmap for Digital Cooperation”, frutto di “uno sforzo globale pluriennale – si legge in una nota – cui molti attori di diversi settori hanno contribuito per dare risposta a una serie di temi legati a Internet, intelligenza artificiale e altre tecnologie digitali”. Le Nazioni Unite sottolinea che quasi la metà della popolazione mondiale, il 46,4% secondo l’Unione internazionale delle telecomunicazioni, non è in grado di connettersi a Internet e resta pertanto escluso da una piena partecipazione all’era digitale. Le donne ne sono toccate ancora di più, con solo il 48% di esse connesso. “Nel frattempo, mentre continuano gli sforzi di ampliare il numero di coloro che sono connessi, sono sorte nuove vulnerabilità. Attacchi informatici e adozione della tecnologia digitale – prosegue la nota – procedono a un passo assai più spedito delle misure che a livello nazionale, regionale e globale dovrebbero governarla”. La Roadmap cerca di affrontare queste sfide raccomandando azioni concrete per padroneggiare al meglio queste tecnologie riducendone i rischi. “Per coglierne pienamente i benefici e contenerne i potenziali danni occorre garantire che sia un’accresciuta cooperazione internazionale a definire l’era digitale”, ha dichiarato Guterres.
Il rapporto raccomanda ai diversi attori di intraprendere azioni concrete tra cui “conseguire la connessione universale entro il 2030”, “promuovere l’accesso a beni digitali pubblici per un mondo più equo, “garantire l’inclusione digitale per tutti, compresi i gruppi più vulnerabili”, “assicurare la tutela dei diritti umani nell’era digitale”, costruire un’architettura più efficace per la cooperazione digitale.

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