Quasi due italiani su tre (65%) hanno paura delle frodi e contraffazioni a tavola perché al danno economico si aggiungono i rischi per la salute. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè in riferimento all’ultima stima dell’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) secondo cui ogni anno la contraffazione genera perdite pari a 15 miliardi di euro nelle entrate dei bilanci dei governi Ue colpendo dai vini agli alcolici, dai farmaci ai giochi per bambini. La contraffazione mette a rischio la salute delle persone come confermato dalla stessa analisi Euipo, si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto in questo periodo di crisi con l’emergenza coronavirus quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo, dietro i quali spesso si nascondono ricette modificate, ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza. A livello mondiale le frodi sul cibo valgono oltre 100 miliardi di falso Made in Italy agroalimentare. L’attività messa in campo dalle forze dell’ordine va accompagnata dalla revisione delle leggi sui reali alimentari con la proposta a costo zero, elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso da Coldiretti, per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali adeguate a combattere le frodi agroalimentari, diventate più pericolose con l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali.