Ibrahim, Nice, Talaso, Diram e Hiwot hanno raccontato le loro storie in occasione del lancio di una nuova iniziativa social di Amref Health Africa contro le violenze di genere, contraddistinta dallo slogan: “#NoMoreViolence: Daring to speak up”, letteralmente “Niente più violenza: osare parlare”. A causa della pandemia di Covid-19, un numero sempre più elevato di donne e ragazze in tutto il mondo sono a rischio di violenza di genere, che comprende abusi fisici, sessuali, verbali, emotivi e psicologici, ma anche privazioni economiche o educative. Una donna su tre, in tutto il mondo, ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella propria vita. Nel mondo, 200 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili; tra le vittime, 44 milioni sono bambine fino a 14 anni e 3,9 milioni di ragazze sono a rischio ogni anno. Ogni anno, 2 milioni di ragazze di età inferiore ai 18 anni si sposano nell’Africa sub-sahariana. “Ogni volta che torno nel villaggio in cui sono cresciuta, quando vedo i volti sorridenti di ragazze coraggiose, intelligenti, audaci e belle, so perché sono in missione per combattere la mia lotta contro le mutilazioni genitali femminili”, dichiara Nice, fuggita a 9 anni dal suo villaggio in Kenya per evitare le mutilazioni. “Nessuno può dire ad una ragazza che non può, perché lei può. Ogni ragazza ha una voce e ogni ragazza può diventare la donna dei propri sogni. Libera e indipendente”. Si può partecipare e far sentire la propria voce contro la violenza di genere in questo modo: scrivi “No More Violence” sul tuo palmo; scatta una foto e condividila su Instagram; tagga e sfida 3 amici a partecipare alla campagna; tagga: @AmrefHealthAfrica; utilizza gli hashtag: #NoMoreViolence #EndGBV.