Promuovendo stili di vita corretti si potrebbe ridurre la quota di soggetti adulti colpiti da diabete di tipo 2 entro il 4% della popolazione italiana, arrivando a ridurre di 1 milione i pazienti affetti da questa patologia nel nostro Paese. Sono alcuni dati che emergono nel report “La gestione del diabete mellito tipo 2 in Italia: Analisi regionali”, redatto nell’ambito del “Progetto: analisi regionali del percorso assistenziale del paziente diabetico” condotto da Vihtali (Value in Health Technology and Academy for Leadership and Innovation), spin-off accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma, realizzato in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane.
Gli studi, spiega una nota, indicano che “migliori performance nell’assistenza sanitaria territoriale erogata a persone con diabete, quindi la riduzione in tutte le Regioni italiane dei ricoveri per diabete (fino a raggiungere l’obiettivo di 39 ricoveri per 10mila abitanti) potrebbe consentire risparmi tra 7 e 28 milioni di euro in un anno. Allo stesso modo, la riduzione del tasso di ospedalizzazione per complicanze del diabete di tipo 2 a 8,9 per 100mila abitanti favorirebbe risparmi valutabili tra i 17-74 milioni di euro annui”. Sul fronte dei risparmi di spesa, un azzeramento delle “giornate fuori soglia” (ossia delle degenze che si prolungano oltre il numero medio di giorni previsto per quello specifico ricovero) per diabete comporterebbe un risparmio pari a quasi 8 milioni di euro annui.