Turismo: mons. Caiazzo (Matera), “rilancio possibile attraverso creatività e responsabilità, riproporre i prodotti della nostra terra”

“Questo è il momento in cui siamo invitati a rilanciare un turismo che sia responsabile, attraverso la creatività. Rilanciare la cultura e il turismo, in un’ottica di responsabilità, etica e lentezza, significa riproporre le nostre ricchezze: la valorizzazione dei prodotti della terra”. Lo scrive l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, in una lettera indirizzata a operatori turistici e turisti, cui esprime la “vicinanza e il sostegno” dell’intera comunità della Chiesa locale, in questo momento in cui “la ripartenza economica, sociale, culturale e pastorale sembra difficile”.
Guardando alle risorse locali, il presule cita i prodotti caseari, il comparto balneare della costa che da Metaponto si estende fino a Scanzano Jonico, del parco della Murgia, le innumerevoli chiese rupestri, la cucina tipica del territorio, la lavorazione del tufo e della cartapesta, il settore alberghiero e di B&B, le visite guidate dei centri storici. “È il tempo di ‘gettare le reti dall’altra parte della barca’ – aggiunge -. Inizia un nuovo corso della storia. Sono certo che davanti a noi, nonostante la paura e la diffidenza di tanti, c’è un futuro che riempirà le reti di grossi pesci che riaccenderanno la luce della speranza che non può e non deve morire. È il tempo in cui tutti dobbiamo sentirci più responsabili”. Quindi, l’invito a visitare “la nostra terra nella sua bellezza: tanti posti non li conosciamo!”. “Investiamo sui nostri prodotti: sono una meraviglia unica!”. Mons. Caiazzo ricorda anche i santuari nella terra lucana e case di spiritualità, dove “possiamo sostare, riposare, godere nel silenzio e nella preghiera”. “Abbiamo bisogno anche del turismo spirituale”.
Nelle parole dell’arcivescovo l’incoraggiamento a “non rimanere ripiegati su noi stessi”. “Vinciamo la paura del momento, offrendo la bellezza che abbiamo dentro, la bellezza che la natura conserva per noi, la bellezza che i nostri avi ci hanno saputo trasmettere. Abbiamo imparato che la ‘vergogna’ si trasforma in ‘cultura’: alziamoci e camminiamo insieme!”. Infine, l’invito a “organizzare gite sul nostro territorio, a visitare e far conoscere le nostre bellezze, dal mare alla collina, dalla montagna alla nostra città di Matera”. “Non vogliamo perdere questa che si sta rivelando una vera e propria sfida”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo