Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Coronavirus si diffonde in America latina, Brasile supera Italia per numero di morti

Coronavirus: oltre 6 milioni di contagiati nel mondo, 391mila morti. Pandemia si diffonde in America latina

Il numero di casi di coronavirus nel mondo ha superato la soglia dei 6,6 milioni, mentre il bilancio dei morti è di otre 391.000: è quanto emerge dal conteggio aggiornato dell’università americana Johns Hopkins. I dati pubblicati dall’ateneo indicano ad oggi un bilancio di 6.639.092 contagi accertati, inclusi 391.261 decessi. Finora nel mondo sono guarite 2.872.731 persone. Sono 34.021 i morti in Brasile, che scavalca l’Italia e si colloca al terzo posto per numero di vittime dopo Stati Uniti e Gran Bretagna. Le vittime registrate nelle ultime 24 ore sono 1.473, nuovo record, mentre i nuovi contagi sono stati 30.925, per un bilancio totale di 614.941. E nelle ultime 24 ore c’è stato un netto aumento dei contagi in America Latina giunti a 1.153.938 (+48.829) e dei morti, attestatisi a 59.344 (+2.918), sulla base dei dati di 34 nazioni e territori latinoamericani.

Italia: Piemonte, Guardia di finanza in azione con l’operazione “Molosso”. “Turbativa d’asta e corruzione” in campo sanitario

“Turbativa d’asta e corruzione”: sono i reati ipotizzati nell’operazione “Molosso”, che ha portato la Guardia di finanza a perquisire una trentina tra ospedali, Asl, aziende e abitazioni private in Piemonte. Interrotto, secondo l’accusa, un “malcostume diffuso, fatto di gare d’appalto truccate e di ipotesi di corruzione all’interno della sanità piemontese”. Indagate 19 persone e 5 società, sono stati sequestrati conti correnti riconducibili a tangenti ricevute da un indagato. Ipotizzati danni al Servizio sanitario nazionale a vantaggio, di un’azienda torinese e di una multinazionale veneta leader nella fornitura di prodotti e apparecchiature mediche. Nel mirino alcuni appalti per la fornitura di camici e divise per medici e infermieri stilate per l’accusa per favorire la multinazionale. All’ospedale di Alessandria – scrive l’Ansa – le indagini avrebbero individuato la corruzione di un coordinatore infermieristico membro della commissione per l’appalto di prodotti e apparecchiature chemioterapiche, favorendo una specifica società.

Stati Uniti: alla cerimonia funebre per George Floyd migliaia di persone. Domani e lunedì altre esequie

Migliaia di persone prendono parte alla prima cerimonia funebre in omaggio a George Floyd nel santuario della North Central University di Minneapolis. La cerimonia arriva all’indomani dell’imputazione per l’ex agente Derek Chauvin di omicidio volontario e l’ordine di arresto dei suoi tre colleghi per complicità. “Non collaborate con il male, protestate contro il male – è l’appello di Benjamin Crump, avvocato della famiglia Floyd -. Unitevi ai giovani che protestano in strada contro il male, contro la tortura disumana di cui sono stati testimoni attraverso quel video”. La commemorazione funebre di George Floyd è trasmessa in diretta da tutte le principali tv americane; domani ci sarà un’altra cerimonia funebre, privata, in North Carolina, stato dove era nato Floyd. Ed infine lunedì la salma sarà trasferita a Houston, dove è cresciuto, per un’altra cerimonia pubblica. Sono oltre 10mila gli arresti eseguiti finora, mentre il Senato si appresta a votare l’abolizione della stretta al collo.

Venezuela: leader dell’opposizione Juan Guaidó si troverebbe nell’ambasciata di Francia a Caracas

Il leader dell’opposizione del Venezuela, Juan Guaidó, si troverebbe nell’ambasciata di Francia a Caracas. Lo ha lasciato intendere il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza in una intervista a Union Radio. A una domanda di un giornalista, Arreaza, senza fornire una conferma diretta, ha risposto, riguardo a Guaidó e a un altro leader oppositore, Leopoldo Lopez, che “non possiamo entrare nelle ambasciate di Paesi stranieri come quelle di Francia o di Spagna, per far sì che la giustizia se li porti via con la forza. Non si può”.

Libano: riprende la vita dopo lo stop per il Covid. Per strada anche migliaia di lavoratori stranieri rimasti senza occupazione

“Beirut in queste sere è tornata ad animarsi: in centro città i taxi collettivi portano clienti ai locali quasi come prima delle restrizioni imposte dal governo contro il Covid. Una serenità apparente, una felice normalità nelle prime calde sere d’estate”. Lo riferisce un servizio dalla capitale del Libano della tv Euronews. “La pandemia in qualche modo ha permesso di nascondere sotto al tappeto la crisi preesistente: sociale, politica, economica. Basta spostarsi di poco dal centro della capitale libanese, di giorno, per vedere gli effetti del blocco causato dalla pandemia su un’economia già fragilizzata dalla crisi del debito pubblico: davanti al consolato dell’Etiopia stazionano decine di persone, in cerca di aiuto per tornare al loro Paese”. Sono 180mila i lavoratori, in gran parte donne, badanti o assistenti domestiche, che si sono ritrovati per strada da un giorno all’altro: le famiglie libanesi che non possono più pagarli li hanno abbandonati al loro destino, e loro non sanno dove andare.

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