“Oggi inizia la presentazione e la discussione degli emendamenti della Fidae concordati a firma congiunta con Agidae, Agesc, Cdo Opere educative, Ciofs Scuola, Cnos Scuola, Faes, Fism, Fondazione Gesuiti Educazione, Msc Fidae, con Cism ed Usmi, affinché il Decreto Rilancio non discrimini le scuole paritarie e ci permetta davvero di fare scuola a settembre.” Così la presidente della Fidae, Virginia Kaladich, in una nota per commentare la presentazione dei 7 emendamenti delle associazioni delle scuole paritarie cattoliche al cosiddetto Decreto Rilancio nel suo iter di trasformazione in legge. “Per noi questi emendamenti sono di vitale importanza e sono il frutto di un dibattito e un approfondimento interno alle associazioni e anche del dialogo che abbiamo intrapreso in questi mesi con le istituzioni. In particolare voglio sottolineare la disparità di trattamento per gli alunni delle scuole paritarie, disparità che si amplia ed è ancora più ingiusta, nel caso degli alunni con disabilità, che nelle paritarie sono circa 13mila e che ricevono aiuti pari ad un decimo rispetto ai loro compagni della scuola statale. Chiediamo di ampliare il fondo e renderlo più vicino a quello previsto per la statale”.
Gli emendamenti riguardano, oltre all’incremento dei fondi per gli alunni con disabilità, anche la semplificazione delle procedure per l’attribuzione dei contributi annuali, l’incremento dei fondi previsti per affrontare l’emergenza epidemiologica rendendoli proporzionali a quelli previsti per le statali; l’estensione dei fondi per efficientamento energetico e sisma bonus già previsti per le statale; l’estensione degli ammortizzatori sociali ai dipendenti delle paritarie; l’incremento dei fondi destinati ai bambini di età compresa tra 0 e 6 anni; la detraibilità totale delle rette pagate dalle famiglie.