“Solo attraverso l’incremento demografico e l’equilibrio intergenerazionale e solidale potremo sperare che l’Europa mantenga una coesione sociale ed economica. Se il Next Generation Eu (precedentemente chiamato Recovery Fund, ndr) deve contribuire a costruire il futuro dell’Europa, allora non va persa l’occasione di investire sulla famiglia per portare l’Europa fuori dallo squilibrio demografico”. Lo afferma Vincenzo Bassi, presidente di Fafce (Federazione delle Associazioni familiari europee), riguardo l’utilizzo del Next Generation Eu proposto della Commissione europea.
“Le politiche per la natalità – spiega Bassi in una nota – costituiscono le prime e più importanti politiche per uno sviluppo sostenibile integrato. Oltretutto, durante questo periodo di pandemia, i cittadini europei hanno espresso paure soprattutto per il futuro dei loro figli e per la capacità di sostenere con continuità gli impegni familiari”. “Per questo, premiare le famiglie e le nuove nascite è il modo più concreto per premiare i popoli europei, che grazie alle loro famiglie hanno dimostrato di offrire la miglior garanzia di futuro all’Europa”, sottolinea il presidente di Fafce, secondo cui “questo vale per tutti i Paesi e a maggior ragione per l’Italia, che sta vivendo la più grande crisi demografica della sua storia”. “In questo senso, anche il Fondo Sure dedicato al sostegno al lavoro dovrà essere destinato a politiche che considerino la specifica responsabilità genitoriale del lavoratore: gli assegni di assistenza devono essere parametrati sugli impegni familiari”, conclude Bassi.