L’America Latina, oggi, ha più paura della fame determinata dal coronavirus che della pandemia stessa. Gli effetti dell’emergenza-Covid creeranno in questa area 29 milioni di nuovi poveri. “In una regione in cui una persona su tre viveva una condizione di insicurezza alimentare già prima della comparsa dei primi casi di Covid-19, la contrazione del 5% dell’economia e l’aumento di oltre 11 punti del tasso di disoccupazione, secondo un recente rapporto redatto dalla Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi, renderà quella attuale la più grave crisi dell’ultimo secolo”, hanno dichiarato Simone Garroni e Benedetta Lettera, rispettivamente direttore generale e responsabile geografico dell’America Latina di Azione contro la fame, organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo. Le esigenze delle popolazioni sono diverse, pertanto Azione contro la fame ha adattato una risposta adeguata a ciascun Paese.
In Perù, il team dell’organizzazione, in collaborazione con realtà peruviane e venezuelane, ha dato vita a una rete di coordinamento che, ad oggi, ha distribuito 40mila chili di cibo donato dal settore privato e dalle istituzioni statali. In Colombia ha attuato una intensa attività di distribuzione di cibo e continua a seguire lo stato nutrizionale dei bambini nelle aree di confine. Fornisce inoltre kit per l’igiene in quartieri altamente popolati e opera nel quadro di attività di igienizzazione a supporto delle strutture sanitarie. In Guatemala e Nicaragua, Azione contro la fame è impegnata nella distribuzione di alimenti e nella fornitura di kit-igiene. La formazione per l’igienizzazione delle strutture sanitarie, nonché la promozione dei protocolli di cura e prevenzione e la consegna di cibo, sono ulteriori iniziative promosse dall’organizzazione.