Sciopero braccianti: don Ciotti, “misure previste insufficienti, anche noi scioperiamo”

“Anche noi scioperiamo contro le misure insufficienti previste per la regolarizzazione dei braccianti, dei precari, degli invisibili. La dignità della persona non è un valore ‘stagionale’, riducibile a logiche e convenienze di mercato. È l’essenza di una vita libera e responsabile. Ed è il fondamento della democrazia”. Lo afferma oggi don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera e Gruppo Abele, a proposito dello sciopero dei braccianti organizzato oggi a Foggia dal sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro, in prima linea nelle battaglie contro il caporalato. I lavoratori contestano la mancata regolarizzazione di molti migranti che lavorano nei campi italiani senza permesso di soggiorno o con regolare contratto, esclusi dalla cosiddetta ‘sanatoria’ per motivi burocratici.

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