Come conseguenza dell’emergenza da pandemia, “si stanno mostrando i primi segnali di una crisi sociale che rischia di compromettere la sicurezza di vita di larghe fasce della popolazione e di far cadere nell’indigenza la parte più debole della nostra società”. Per tale ragione, l’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, ha costituito il “Fondo diocesano di solidarietà – Emergenza 2020”, con lo scopo di “contribuire a far fronte alle conseguenze economiche e sociali provocate dalla crisi sanitaria, sostenendo le persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, gli enti e associazioni che operano al superamento dell’emergenza, enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà, a partire dalle parrocchie”.
Alla dotazione del Fondo contribuiscono anzitutto le somme destinate all’arcidiocesi dalla Cei per far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali provocate dal Covid-19. Si tratta di risorse prelevate dalla quota dell’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica. Il Fondo è aperto a singoli, parrocchie, istituzioni, associazioni, organismi di ogni genere. Tutti sono invitati a versare liberamente un’offerta nel Fondo, esprimendo in modo concreto valori di gratuità, solidarietà e condivisione. “All’incremento del Fondo partecipano a titolo particolare i sacerdoti diocesani che, uniti fra loro e solleciti del bene di tutta la diocesi, sono chiamati ad usare i beni materiali per venire ‘in generoso soccorso delle necessità materiali della diocesi, secondo le disposizioni del vescovo e in misura delle loro possibilità’”, si legge in una nota dell’arcidiocesi di Cagliari.
“Attraverso il Fondo diocesano di solidarietà il richiamo alla fraternità diventa concreto, così come l’invito a ‘portate i pesi gli uni degli altri’ (Gal 6, 2). La possibile sproporzione tra le nostre possibilità d’aiuto e la smisuratezza del bisogno non può scoraggiarci. Il cristiano ‘sa che Dio è amore (cfr 1 Gv 4, 8) e si rende presente proprio nei momenti in cui nient’altro viene fatto fuorché amare’ (Deus caritas est, n. 31c)”, conclude la nota.
Ulteriori informazioni e modulistica sul sito della diocesi di Cagliari.