“La pandemia ha posto delle sfide senza precedenti nel settore della salute pubblica, nell’economia e nell’ambito sociale alle quali serve una risposta comune”: lo si legge nelle “conclusioni” del dialogo economico e finanziario tra i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue, dei Balcani occidentali e della Turchia, insieme a quelli della Commissione europea e della Banca centrale europea, nonché i rappresentanti delle banche centrali dei Balcani occidentali e della Turchia. Il comunicato stampa diffuso oggi dal Consiglio dell’Unione europea ribadisce inoltre l’importanza “di continuare il dialogo sulla politica e l’economia in queste circostanze eccezionali in vista di una risposta comune della crisi”. Lo scopo di tale dialogo è preparare i Balcani occidentali e la Turchia alla futura partecipazione al semestre europeo (ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nell’ambito dell’Ue). “I partecipanti – si legge nelle conclusioni – hanno riconosciuto la forte solidarietà tra l’Ue, i Balcani occidentali e la Turchia, dimostrata fornendo assistenza medica e finanziaria per combattere la pandemia di Covid-19 e contribuendo ad affrontare il suo impatto socioeconomico nella regione”. Sono state accolte inoltre con favore “le misure adottate dai Balcani occidentali e dalla Turchia per limitare la diffusione di Covid-19” e anche “l’adozione di misure temporanee di emergenza che dovrebbero però effettuarsi in modo trasparente senza compromessi con i principi dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali”.
I partecipanti hanno pienamente sostenuto i Balcani occidentali e la Turchia nelle loro decisioni “di consentire agli stabilizzatori fiscali automatici di adattarsi alle crisi economiche indotte dalla crisi nel 2020″ e “hanno anche ritenuto opportuno adottare ulteriori misure discrezionali per attenuare l’impatto negativo sulla crescita e sull’occupazione nel breve termine”. Pensando oltre le conseguenze di breve termine della crisi, i partecipanti hanno convenuto che il dialogo sulle politiche economiche dovrebbe continuare a svolgere un ruolo centrale per il coordinamento delle politiche in vista della ripresa a medio termine dopo la crisi. Ancora nelle conclusioni si ribadisce che “è importante integrare la prospettiva della parità di genere in tutte le misure adottate per favorire l’occupazione, la protezione sociale e l’assistenza sanitaria”. Il dialogo proseguirà nel 2021, tenendo presente anche l’attuazione di queste conclusioni.