Coronavirus Covid-19: mons. Duffé, “salute e solidarietà sono i pilastri della nostra economia”

“Ciò che stiamo sperimentando, prima di tutto, è la nostra vulnerabilità ai diversi livelli”. Lo ha detto mons. Bruno Marie Duffé, segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, intervenuto alla conferenza stampa trasmessa in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede sull’attività della Commissione Vaticana Covid-19. “Non possiamo continuare a credere che siamo potenti e immune dalle catastrofi naturali e climatiche”, ha proseguito il presule, soffermandosi sulla “nostra vulnerabilità politica ed ideologica” emersa con questa pandemia, che “ha evidenziato i nostri limiti nel pensare e anticipare la crisi e nell’investire in equipaggiamenti sanitari e prevenzione”. “Oggi stiamo riscoprendo la salute e la solidarietà come condizioni e pilastri della nostra economia”, la tesi di Duffé, che ha parlato di tre urgenze: “condividere i nostri mezzi per salvare le vite, senza nessuna discriminazione: giovani e vecchi, migranti e poveri; sviluppare progetti comuni di assistenza e garantire l’aiuto ai Paesi e alle comunità locali che sono nel bisogno; sviluppare pensieri e proposte con una visione profetica, per gli attori economici e i leader politici, in modo da identificare che tipo di modelli economici e processi vogliamo implementare, in questo contesto di paura e di conflitto di interessi”. Al tempo della pandemia, secondo il relatore, “la missione della Chiesa è ascoltare e accompagnare la gente nella sua sofferenza; proporre una riflessione sul legame tra la dimensione sanitaria, ecologica, economica e sociale della crisi, perché tutto è connesso; sostenere nuove modalità di prendersi cura della natura, della biodiversità e degli esseri umani; aprire le nostre porte per offrire speranza, perché noi crediamo, come Gesù Cristo ci ha mostrato, che la vita è più forte della morte”.

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