(Londra) “Speranza e crescita dopo un periodo di disperazione”. Queste le parole usate dalla Conferenza episcopale cattolica scozzese nel comunicato con il quale annuncia la creazione di un nuovo gruppo di lavoro Covid-19 che si occupi di “esaminare come meglio venire incontro ai bisogni pastorali di lungo periodo della comunità cattolica durante la pandemia”. Il gruppo, appena formato, sarà presieduto dal vescovo di Argyll e le isole Brian McGee e punterà a “preparare, con forme di ministero pastorale, che possano essere sicure nel contesto Covid, parrocchie e diocesi cattoliche per l’eventualità che le restrizioni dovute al virus vengano estese”. Nel comunicato della Conferenza episcopale, il vescovo McGee definisce “straordinaria e molto incoraggiante” la reazione immediata di sacerdoti e parrocchiani in tutta la Scozia “dopo che le nostre messe pubbliche si sono fermate e le nostre chiese sono state chiuse senza quasi preavvertimento”. Viene riconosciuta anche la dura realtà che, “mentre sarà meraviglioso quando le nostre chiese potranno riaprire e potremo ricominciare la nostra vita di comunità, la vita delle parrocchie non potrà tornare rapidamente alla normalità fino a che non verranno trovati un vaccino o una cura”. Proprio per questo motivo, spiegano i vescovi scozzesi, è stato avviato il nuovo gruppo Covid-19. “Per trovare e pubblicizzare materiale e risorse che aiutino le diocesi e le parrocchie ad affrontare la nuova sfida in modo sicuro”.