Coronavirus Covid-19: Anmil, “impossibile ripartire con fase 2 senza formazione per la sicurezza dei lavoratori”

La grave situazione emergenziale determinata dalla pandemia da Covid-19 ha reso necessaria l’adozione di misure per la gestione e il contenimento dell’epidemia in tutti i settori economici che, inevitabilmente, si riflettono sulla continuità di tutte le attività formative, anche di quelle – fondamentali ed obbligatorie – per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, su cui è stato posto il divieto dai provvedimenti adottati dal Governo, eccetto che per l’erogazione in modalità a distanza.
Proprio a tale ultimo riguardo, infatti, il Ministero del Lavoro ha chiarito che è possibile utilizzare modalità di formazione a distanza. “Si tratta di un intervento chiarificatore molto importante, ma da solo non sufficiente – dichiara il presidente dell’Anmil, Zoello Forni – specie in un momento in cui molti settori hanno visto modificarsi il rispettivo livello di rischiosità associato all’attività svolta, proprio in ragione della pandemia in corso. Infatti, mentre il nostro sistema produttivo si prepara a ripartire, permane l’impossibilità per i datori di lavoro di formare i lavoratori nei propri luoghi di lavoro, pur nel rispetto di tutti i protocolli anti contagio”.
Lo stop alle attività formative sta generando forte preoccupazione, non solo tra i datori di lavoro, nei confronti dei quali permangono tutti gli obblighi previsti dalla legge, ma anche tra i lavoratori, consapevoli dell’importanza della formazione al fine di prevenire infortuni e malattie.
“Del resto – prosegue Forni -, anche in questi mesi di lockdown non sono comunque mancati gravi incidenti che hanno visto i lavoratori dei settori attivi infortunarsi o ancor peggio perdere la vita”.
“In questo scenario nazionale – sottolinea il presidente dell’Anmil – al fine di accompagnare al meglio la difficile ripresa delle attività economiche è necessario che il Governo, auspicabilmente già dal prossimo ‘decreto rilancio’, introduca misure di favore non soltanto per l’estensione dell’utilizzo dell’e-learning ma, ove possibile, per la ripresa della formazione nei luoghi di lavoro. Nelle aziende sicure, infatti, è possibile garantire l’erogazione dei corsi in presenza nel pieno rispetto dei protocolli anti contagio“.
È proprio in quest’ottica che l’Anmil, con il supporto di Aifes (Associazione italiana dei formatori ed esperti in sicurezza sul lavoro), ha già chiesto al Governo, in primo luogo, che la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro possa essere erogata interamente in modalità e-learning con riferimento a tutte le tipologie di corso nonché ad ogni tipologia di modulo formativo, con la sola eccezione delle esercitazioni e delle prove pratiche a fini valutativi, fermo restando l’obbligo delle prove finali.

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