Notizie Sir del giorno: Papa Francesco, coronavirus, Giornata amore fraterno, Chiese cristiane tedesche su politiche migratorie, Silvia Romano

Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per i disoccupati”

“In questi giorni tanta gente ha perso il lavoro; non sono stati riassunti, lavoravano in nero… Preghiamo per questi fratelli e sorelle nostri che soffrono questa mancanza di lavoro”. È la preghiera di introduzione con cui il Papa ha cominciato la messa trasmessa in diretta streaming da Santa Marta e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: colloquio tra Papa Francesco e Charles Michel. Il presidente del Consiglio europeo, “gli ho parlato di un’Europa determinata contro la pandemia”

“Ho parlato col Pontefice di un’Europa determinata, che guida l’impegno contro il Covid-19”. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, rivela, via Twitter, i contenuti di un colloquio odierno con Papa Francesco. (clicca qui)

Egitto: Papa Francesco telefona al patriarca copto Tawadros per la “Giornata dell’amore fraterno” 

Ieri, 10 maggio, in occasione della Giornata dell’amore fraterno tra la Chiesa copta ortodossa e la Chiesa cattolica, Papa Francesco ha chiamato al telefono Papa Tawadros II, capo della Chiesa copta ortodossa e patriarca di Alessandria. I due Papi si sono scambiati gli “auguri di cuore” in occasione di questa giornata dell’amicizia che si celebra ogni anno dal 2013, per sostenere i legami fraterni che uniscono le due Chiese. La giornata è stata infatti istituita dopo il primo incontro tra Papa Francesco e Papa Tawadros II nel 2013 in Vaticano, giorno che è anche anniversario del primo storico incontro tra un Papa e un patriarca copto: Paolo VI e Papa Shenouda III. L’incontro avvenne il 10 maggio 1973 e i due Papi firmarono anche una Dichiarazione congiunta. Da allora, questa giornata viene celebrata ogni anno con uno scambio di messaggi o telefonate. (clicca qui)

Germania: cattolici, evangelici e ortodossi critici sulle politiche migratorie Ue. “Condizioni incompatibili con la dignità umana”

Le Chiese cristiane in Germania sono critiche nei confronti della politica migratoria e dei rifugiati dell’Unione europea. Sebbene l’Ue sia stata premiata solo pochi anni fa per il suo contributo alla promozione della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani con il premio Nobel per la pace, oggi invece – affermano le Chiese – si circonda di nuovi muri e recinti e stabilisce campi di sosta alle sue frontiere esterne. “Le condizioni sono incompatibili con il rispetto della dignità umana”, sostiene una dichiarazione congiunta pubblicata dalle Chiese cattolica, evangelica e ortodossa tedesche. Nel documento viene chiesto di “misurare ogni individuo nella sua dignità” nell’ambito della politica dei rifugiati e delle migrazioni. (clicca qui)

Parlamento Ue: in plenaria risposte al Covid-19 e Recovery Plan. Dibattito sulla Conferenza sul futuro dell’Europa

“La pandemia del coronavirus ha causato un forte rallentamento dell’economia e l’Ue sta esaminando diverse possibilità per rilanciarla. La Commissione europea dovrebbe presentare una nuova proposta per un bilancio più consistente a sostegno della ripresa per il periodo 2021-2027”. Mercoledì 13 maggio gli eurodeputati discuteranno sulla questione con la Commissione e il Consiglio europeo e voteranno su una risoluzione nel corso della settimana”. Lo annuncia il Parlamento europeo, che sarà in sessione plenaria – on line – da mercoledì 13 a venerdì 15 maggio (se fosse necessario, anche sabato 16 maggio). La seduta di apertura metterà a fuoco anche il Recovery Plan alla presenza del presidente del Consiglio Charles Michel e della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Protezione civile, “scendono sotto i mille i pazienti in terapia intensiva”. Ma gli infettivologi avvertono: “il virus non si è attenuato, non alimentare false speranze”

Scendono sotto i mille i pazienti di Covid-19 ricoverati in terapia intensiva. Lo evidenzia il Dipartimento di Protezione civile nel bollettino odierno sull’emergenza coronavirus in Italia. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 11 maggio, “il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.814, con un incremento rispetto a ieri di 744 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 82.488, con una decrescita di 836 assistiti rispetto a ieri”. Tra gli attualmente positivi, “999 sono in cura presso le terapie intensive”, mentre “13.539 persone sono ricoverate con sintomi e 67.950 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi”. Rispetto a ieri “i deceduti sono 179 e portano il totale a 30.739”. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a “106.587, con un incremento di 1.401 persone rispetto a ieri”. (clicca qui)
I numeri incoraggianti di questi primi giorni della fase 2 hanno permesso di recuperare l’ottimismo e di allentare con una certa celerità le misure restrittive imposte durante il lockdown. Ma la comunità scientifica degli infettivologi si rivolge alla popolazione e agli stessi media perché “non siano alimentate illusioni: nulla sostiene che il virus si sia rabbonito”. Le osservazioni degli ultimi giorni, infatti, sono “semplicemente il frutto degli interventi posti in atto nelle settimane precedenti e non devono alimentare false speranze; in particolare, si deve tenere conto delle evidenze cliniche che non depongono per un reale cambiamento della malattia”. (clicca qui)

Silvia Romano: p. Albanese (missionario), “difficile immaginare quanto ha sofferto. Prego per lei, la sua famiglia e per il popolo somalo”

“Silvia Romano è rientrata finalmente in Italia. Difficile solo immaginare quello che ha sofferto. Non è certamente stata in vacanza alle Maldive…”. Padre Giulio Albanese, missionario comboniano, giornalista, esperto di Africa, commenta il rilascio della volontaria internazionale Silvia Romano. E aggiunge: “Polemizzare sulla sua conversione all’islam o sul pagamento di un riscatto per il rilascio lo trovo fuori luogo. Una cosa è certa: nessuno può dire, a parte il suo sorriso, quali siano le reali condizioni di Silvia, oltre che fisicamente, da un punto di vista psicologico e spirituale”. (clicca qui)

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