“Posticiperemo le celebrazioni dei sacramenti a partire dal prossimo autunno, rispettando le disposizioni della Conferenza episcopale italiana e i regolamenti governativi che ci verranno dati”. Lo scrive il vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, mons. Domenico Cornacchia, in una lettera alle famiglie della diocesi. Dal presule il grazie ai genitori per essersi riscoperti “i primi educatori alla fede, i migliori catechisti dei vostri figli”. “Avete avvertito la preoccupazione non tanto di organizzare la festa della prima comunione o della cresima – aggiunge –, ma innanzitutto avete avvertito la responsabilità di far crescere il dono della fede che dà sapore alla vita e qualità a questa società impaurita dalla grave crisi economica e sociale che ci ha travolti”. E ancora: “Grazie, cari genitori, perché in questo tempo la speranza di una vita buona per i vostri figli si è nutrita di tanta pazienza”. Pensando il tavolo della cucina come “luogo di scambio per eccellenza”, il presule fa riferimento “all’ennesima videolezione fatta dai docenti dei vostri figli” e al “video che il parroco o il catechista ha inviato sul gruppo di Whastapp per magari commentarlo insieme”. “E così vi siete trasformati in primi testimoni del sacramento nuziale per i vostri figli mettendo in pratica l’amore vicendevole. Quest’anno – ha continuato mons. Cornacchia rivolgendosi alle famiglie – non abbiamo vissuto la lavanda dei piedi nella liturgia del giovedì santo, ma di fatto, voi l’avete insegnata a noi”.
Il pensiero anche ai tanti medici, infermieri e personale sanitario che “in prima linea hanno accompagnato, rimettendoci anche la vita, la salute fragile di chi è stato colpito dal virus”. “Allora avete scoperto che quel tavolo, luogo di dialogo e comunione, non è poi così diverso dall’altare delle nostre chiese nelle quali, la domenica soprattutto, ci riuniamo insieme per celebrare Gesù risorto”.