La Commissione europea ha invitato oggi gli Stati membri Schengen e gli Stati associati Schengen a “prorogare di altri 30 giorni, fino al 15 giugno, la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Ue”. “Sebbene alcuni Stati membri dell’Unione e Stati associati Schengen stiano prendendo iniziative preliminari per allentare le misure applicate al fine di contrastare la diffusione della pandemia, la situazione rimane fragile sia in Europa che nel resto del mondo”, si legge in una nota esplicativa. “È quindi necessario mantenere le misure alle frontiere esterne destinate a ridurre il rischio che la malattia si diffonda tramite i viaggi verso l’Unione”. La revoca della restrizione dei viaggi dovrebbe essere “graduale”: “occorrerà cominciare a revocare in modo graduale e coordinato i controlli alle frontiere interne prima che, in una seconda fase, le restrizioni alle frontiere esterne possano essere allentate”. Margaritis Schinas, vicepresidente dell’esecutivo, ha dichiarato: “l’obiettivo generale di limitare la diffusione del coronavirus riducendo l’interazione sociale rimane valido. Malgrado i progressi constatati in numerosi Paesi europei, la situazione resta molto fragile in tutto il mondo. È fondamentale che qualsiasi azione sia intrapresa gradualmente e che le diverse misure siano revocate in diverse fasi”.