Sono state discusse in Parlamento le richieste di Caritas Svizzera. In particolare, era stato avanzato l’invito al Consiglio federale e al Parlamento a definire un programma per sostenere le economie domestiche a basso reddito con un pagamento diretto una tantum di 1.000 franchi per aiutarle a superare le difficoltà finanziarie del momento. Vari interventi, infatti, esortano il Consiglio federale a sostenere in modo mirato anche le persone più colpite dalla crisi attuale. A favore di un’indennità per lavoro ridotto al 100% del salario mensile per redditi fino a 4.000 franchi – riferisce la stessa Caritas – si impegnano, per il Gruppo dei Verdi, la consigliera agli Stati Maya Graf (Basilea Campagna) e la consigliera nazionale Katharina Prelicz-Huber (Zurigo) nonché, per il Ps, il consigliere nazionale Cédric Wermuth (Argovia). In una mozione nel Consiglio nazionale, Cédric Wermuth chiede anche pagamenti diretti una tantum di 1000 franchi per le economie domestiche a basso reddito. Un’altra mozione di Marina Carobbio (Ps, Ticino) presentata nel Consiglio agli Stati prevede entrambe le richieste. La consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider (Ps, Giura) e il consigliere nazionale Benjamin Roduit (Ppd, Vallese) hanno, inoltre, presentato interventi a favore del sostegno alle persone senza statuto di soggiorno regolamentato.
“Caritas apprezza molto che questi interventi per il sostegno urgente alle persone indigenti e a rischio di povertà aiutino a concretizzare la problematica sul piano politico durante la crisi – si legge nella nota –. Le misure finora decise dal Consiglio federale e dal Parlamento non sono infatti sufficienti a contrastare l’emergenza delle persone più svantaggiate nella nostra società”.