Coronavirus Covid-19: vescovi Bolivia, “preoccupati per violenza. Decidere data certa per elezioni, ma prima viene la salute”

I vescovi della Bolivia sono “preoccupati per gli atteggiamenti di violenza che sono stati vissuti in alcune aree del Paese, che hanno, alla base, gli interessi di alcuni gruppi o parti, che mettono da parte il bene generale, e anche lo sfruttamento partigiano della malattia e della sofferenza del popolo per la propria propaganda politica”.
Lo si legge in una nota diffusa martedì dalla Segreteria generale della Conferenza episcopale boliviana (Ceb) e letta dal segretario generale, mons. Aurelio Pesoa, vescovo ausiliare di La Paz.
Rispetto alle prossime elezioni generali, i vescovi suggeriscono che venga decisa quanto prima una data, per pacificare gli animi e soprattutto per non mettere a rischio la salute dei cittadini: “L’Assemblea plurinazionale è chiamata a operare in coordinamento e fiducia con la Suprema Corte elettorale, per decidere, in modo imparziale, ciò che è nell’interesse generale, tenendo conto delle difficoltà delle condizioni attuali, perché, se la data di celebrazione delle elezioni è necessaria, molto di più è necessario non mettere in pericolo la salute e la vita dei cittadini e garantire elezioni pulite e trasparenti”.
Le elezioni generali, dopo il voto dello scorso novembre e le seguenti accuse di brogli e dimissioni che avevano coinvolto il presidente Evo Morales, erano state fissate per il 3 maggio ed erano già state presentate le candidature, ma l’appuntamento è stato rinviato per il sopraggiungere del coronavirus, il cui contagio ha colpito la Bolivia in ritardo rispetto agli altri maggiori Paesi latinoamericani ed è ora attestato a 1.886 casi e a 21 morti.

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