Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale di Francia è stato informato dei risultati dell’indagine condotta sulle azioni “devianti” commesse da padre Georges Finet (1890-1990), il sacerdote che ha accompagnato la mistica Marthe Robin nella fondazione dei Foyers de Charité. E alle 26 donne che hanno testimoniato, i vescovi francesi rivolgono il loro primo pensiero ringraziandole “per aver trovato in loro la libertà interiore necessaria per parlare”. In un comunicato diffuso questa mattina, i vescovi esprimono anche la loro “grande tristezza per il fatto che un sacerdote stimato da molti, ha potuto abusare della fiducia riposta in lui” e assicurano alle vittime ancora in vita, la determinazione della Conferenza episcopale di Francia “ad agire per sradicare dalla Chiesa ciò che ha reso possibile che tali atti siano stati perpetrati e non siano stati denunciati”. Un pensiero viene rivolto anche ai membri e agli amici dei Foyers de Charité: “È doloroso scoprire che l’opera nella quale siamo impegnati o a cui abbiamo dato la nostra fiducia, è stata svolta da un uomo che non meritava stima”. I vescovi affermano poi di apprezzare molto il coraggio del padre Moderatore e del Consiglio internazionale dei Foyers de Charité che, oltre a questo lavoro di verità sugli atti di padre Georges Finet, hanno anche voluto che questo stesso rapporto “valutasse le misure prese dai Foyers contro l’abuso sessuale e di coscienza”. “È essenziale, infatti, che il lavoro di verità e memoria sia accompagnato da una revisione del funzionamento e degli strumenti di vigilanza messi in atto affinché possano essere migliorati, se necessario”, scrivono i vescovi. Che concludono: “Il cuore dei Foyers de Charité è la vita fraterna di tutti i loro membri, nella diversità degli stati di vita. Questo aspetto decisivo deve poter essere messo in luce di più in futuro. Ecco perché qualsiasi forma di abuso deve essere messa in luce e analizzata. I vescovi del Consiglio permanente incoraggiano i membri e gli amici dei Foyers a svolgere questo lavoro di revisione e rinnovamento, basato sull’esempio e l’intercessione di Marthe Robin”.
Marthe Robin è stata una mistica cattolica francese. È in corso il processo di beatificazione, iniziato nel 1989, la cui prima fase (a livello diocesano) si è conclusa nel 1996. Il 7 novembre 2014 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sulle sue virtù eroiche, per cui è diventata venerabile. Colpita nel 1918 da una grave malattia neurologica, Marthe finì paralizzata. Avrebbe voluto farsi carmelitana, ma le sue condizioni di salute non glielo consentirono. Il 15 ottobre 1925, nello stesso giorno in cui papa Pio XI canonizzò Teresa di Lisieux, Marthe Robin consacrò la sua vita a Dio. A partire dal 2 ottobre 1930, riceve ogni venerdì le stigmate. Dal 25 marzo 1928, quasi completamente paralizzata, non fu più in grado di assumere cibo e si limitò a prendere ogni giorno soltanto l’ostia consacrata. Queste condizioni durarono per oltre cinquant’anni, fino alla morte.