Nonostante le misure di distanziamento sociale per contrastare il contagio da Covid-19, centinaia di medici, studenti e lavoratori della Facoltà di medicina dell’Università di Istanbul hanno voluto essere presenti di persona alla commemorazione – organizzata presso il complesso universitario – del medico cristiano Murat Dilmener, morto domenica 3 maggio a causa del coronavirus. Lo riferisce l’agenzia Fides. Per Dilmener, 78 anni, colpito dal virus a inizio aprile, non sono servite alcune settimane di cure in terapia intensiva. Il medico turco, cristiano siro ortodosso, era nato a Mardin e aveva animato iniziative di volontariato presso le chiese della sua comunità sia a Mardin che a Istanbul. Specialista di medicina interna, Dilmener era stato il primo cristiano siriaco assunto come professore in una Facoltà di medicina in Turchia. Nel 2004, le autorità turche avevano avviato un’indagine contro Dilmener e altri 135 medici che avevano curato senza permesso e gratuitamente malati poveri presso un ospedale pubblico di Istanbul. Le accuse rivolte al professore di aver sottratto fondi pubblici per sostenere quella iniziativa si erano rivelate senza fondamento. Dopo quella vicenda, anche i media turchi definivano Dilmener come “il dottore dei poveri”. Negli ultimi anni, a causa del conflitto siriano, la comunità cristiana siro-ortodossa in Turchia ha visto accrescere sensibilmente il numero dei suoi fedeli, con l’arrivo dei profughi in fuga dalla Siria in guerra.