“Tutti abbiamo una voce dentro”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nella prima catechesi dedicata alla preghiera e trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca del Palazzo apostolico vaticano ha sottolineato che “non pregano solo i cristiani”. “Più forte di qualsiasi argomentazione contraria, nel cuore dell’uomo c’è una voce che invoca”, ha spiegato Francesco: “Tutti abbiamo questa voce dentro. Una voce che esce spontanea, senza che nessuno la comandi, una voce che s’interroga sul senso del nostro cammino quaggiù, soprattutto quando ci troviamo nel buio: ‘Gesù, abbi pietà di me! Bella preghiera questa!’”. “Ma forse, queste parole, non sono scolpite nell’intero creato?”, si è chiesto il Papa, secondo il quale “tutto invoca e supplica perché il mistero della misericordia trovi il suo compimento definitivo”. “Non pregano solo i cristiani”, ha proseguito Francesco: “Essi condividono il grido della preghiera con tutti gli uomini e le donne”. “Ma l’orizzonte può essere ancora allargato”, ha fatto notare il Papa: “Paolo afferma che l’intera creazione ‘geme e soffre le doglie del parto’”. “Gli artisti si fanno spesso interpreti di questo grido silenzioso del creato, che preme in ogni creatura ed emerge soprattutto nel cuore dell’uomo, perché l’uomo è un mendicante di Dio”, ha concluso il Papa: “Bella definizione dell’uomo”, ha aggiunto a braccio.