Irlanda: leader Chiese cristiane, “aspettiamo il giorno in cui potremo riunirci di nuovo tutti all’interno delle nostre chiese”

“In quanto leader delle principali Chiese in Irlanda, riconosciamo che i cristiani di tutta la nostra terra non vedono l’ora che arrivi il giorno in cui potremo riunirci di nuovo tutti all’interno delle nostre chiese per esprimere amicizia e partecipare al culto collettivo”. Lo scrivono i leader delle principali Chiese irlandesi in una dichiarazione congiunta sulla riapertura di chiese e edifici ecclesiastici per il culto collettivo. La nota è firmata dai responsabili delle Chiese cattolica, presbiteriana e dal presidente del Consiglio delle Chiese irlandese ed è stata pubblicata al termine di una riunione in videoconferenza. Per i cattolici era presente mons. Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e primate della Chiesa cattolica irlandese. “Vogliamo lodare i nostri ministri e il clero per il loro uso orante e creativo di varie piattaforme online e altri mezzi che hanno portato incoraggiamento, attraverso la parola di Dio e attraverso la preghiera, alle persone”, scrivono i leader cristiani. “Allo stesso tempo, lamentiamo il fatto che le nostre congregazioni non sono in grado di riunirsi per il culto. Riconosciamo, tuttavia, come abbiamo detto in precedenza, che essere una comunità, nel vero senso della parola, significa riconoscere la nostra interdipendenza”. Per questo, i leader invitano le loro comunità ad aderire alle indicazioni del governo sul distanziamento sociale e altre misure. “Le attuali restrizioni sono impegnative ma sono per il bene comune e la protezione di tutti”. E aggiungono: “Mentre tutti aspettiamo con impazienza il giorno in cui potremo nuovamente riunirci per il culto collettivo nelle nostre chiese, accettiamo che in questo momento non sarebbe opportuno prendere in considerazione un pieno ritorno a tali incontri”. “Non stiamo chiedendo – si legge ancora nella nota – di rimuovere le attuali restrizioni generali sulla possibilità di radunare fedeli nelle Chiese per le celebrazioni liturgiche, ma ci aspettiamo che il problema venga tenuto regolarmente in considerazione, in modo che quando ci saranno le condizioni di sicurezza, si possa mettere in atto un allentamento di queste restrizioni”. “Laddove il parere medico e scientifico indichi che questo passaggio limitato è possibile – incalzano i leader cristiani –, esortiamo l’esecutivo a prendere in considerazione la possibilità di allentare questa particolare restrizione prima piuttosto che successivamente”.

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