Fase 2. Da Milano a Palermo, le città ripartono
È un lunedì di fase 2 cominciato apparentemente un po’ in sordina, a Milano, dove il traffico dalle 7 è in deciso aumento ma non raggiunge ancora i volumi di routine di una qualunque giornata pre-pandemia. Le pattuglie della Polizia Locale e delle altre forze dell’ordine sono dislocate e circolano facendo particolare attenzione a fermate, nodi viabilistici e incroci. Al momento 118 e gli schermi delle centrali operative non segnalano particolari criticità.
Fase 2. Conte, “futuro è nelle nostre mani, dobbiamo essere scrupolosi”
“Come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani. Più saremo scrupolosi e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato”. È quanto ha scritto su Facebook il premier Giuseppe Conte alla vigilia dell’avvio della fase 2 dell’emergenza Coronavirus. “Oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore”. “Serviranno la collaborazione, il senso civico e il rispetto delle regole da parte di tutti. Dovremo tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione, mantenere la distanza interpersonale, indossare la mascherina quando e dove sarà necessario, lavarci spesso e con cura le mani. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni”.
Coronavirus. Bollettino, in un giorno 174 morti, dato più basso da oltre 1 mese
I dati di ieri della Protezione civile dicono che cala ancora il numero dei malati. Sono scesi a 100.179, con un decremento di 525 persone (sabato erano stati -239 i malati rispetto al giorno precedente). Sono 81.654 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 1.740 rispetto a sabato. Non si arresta l’ormai stabile trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: a ieri, sono 1.501, 38 in meno rispetto a sabato. Sono salite a 28.884 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 174 in un giorno. Si tratta del bilancio di deceduti più basso dal 14 marzo scorso.
Scuola. Sindacati contro proposte ministro Azzolina, “improponibili per il livello di povertà di tante famiglie”
“Hanno fatto discutere alcune mie proposte per la riapertura di cui ho parlato in tv. Non sono decisioni già prese o imposte, sono elementi di dibattito”. “Le critiche sono sempre utili, basta che non siano pretestuose”. Lo dice la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina su Facebook. “Per tornare a scuola a settembre in piena sicurezza stiamo immaginando soluzioni flessibili che si dovranno necessariamente adattare alle varie fasce d’età degli studenti, alle strutture scolastiche e anche alla specificità delle diverse realtà territoriali. Oltre, naturalmente, alla minaccia di contagio”, spiega. I sindacati erano partiti all’attacco dopo le parole di ieri della ministra sulle modalità di ripresa della scuola a settembre. “La ripresa in sicurezza delle attività scolastiche – ha detto Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl – è un tema importante e delicato che riguarda milioni di famiglie e di studenti. Occorre aprire un confronto serio a Palazzo Chigi. La turnazione e la didattica a distanza sono improponibili per il livello di povertà di tante famiglie e la scarsa diffusione della banda larga”.
Giornata della libertà di stampa. Papa Francesco, “serve un giornalismo libero”
Si è celebrata ieri la Giornata mondiale della libertà di stampa, promossa ogni anno dall’Unesco. Sono 30 i giornalisti italiani uccisi dal 1960 ad oggi nell’esercizio del loro lavoro. In un Tweet per la Giornata, Papa Francesco ha scritto che “nella crisi attuale abbiamo bisogno di un giornalismo libero al servizio di tutte le persone, specialmente di quelle che non hanno voce; un giornalismo che si impegni nella ricerca della verità e apra vie di comunione e di pace”.