“Mentre rimaniamo nell’attuale situazione di celebrare l’Eucaristia privatamente, a porte chiuse, con una presenza minimale di ministranti, ma con l’apertura al rito delle esequie con un numero di familiari non superiore a 15 e con il dovuto distanziamento nell’aula celebrativa, chiediamo alla Cei di procedere nel dialogo con il Governo per riappropriarci della libertà di culto e poter gradualmente riorganizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia”. Lo scrive il vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, mons. Luigi Marrucci, in una lettera ai fedeli e ai sacerdoti. Dal presule l’annuncio che “la Cei, accogliendo la richiesta dei vescovi diocesani, giovedì 30 aprile, accrediterà alla nostra diocesi un contributo da evolvere alle parrocchie e alle opere di carità, per far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali del Covid-19”. Quindi, il vescovo annuncia un “doppio passaggio”: il versamento, entro il 15 maggio, nel conto corrente delle parrocchie e delle rettorie, di un primo contributo, uguale per tutte le realtà comunitarie. Nel secondo step il presule annuncia che prenderà in considerazione le parrocchie e le rettorie che sono in regola con il consuntivo dell’anno 2019: “Unirò la richiesta di contributo e considererò il numero degli edifici di culto presenti nel territorio parrocchiale, per erogare un secondo e più consistente sussidio entro il 31 luglio”.