“Ci è appena arrivata dai nostri uffici sul campo la tragica notizia che 11 bambini sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti da una bomba esplosa vicino a una petroliera in un affollato mercato nella città di Afrin, nella campagna settentrionale di Aleppo, ieri”: lo dichiara Andrea Iacomini portavoce dell’Unicef Italia. “Temiamo che il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più alto”. “Dieci anni dopo il brutale conflitto in Siria – prosegue -, i bambini continuano a essere colpiti duramente da livelli senza precedenti di violenza, distruzione e morte. La violenza genera più violenza non c’è nulla da fare”. Dall’inizio del 2018 ad Afrin quasi 56mila bambini sono fuggiti dall’area in altre parti della Siria. “La guerra in Siria è tutt’altro che finita”, afferma il portavoce dell’Unicef, ricordando “a tutte le parti in conflitto in Siria e alle persone che hanno influenza su di loro che i bambini non sono un bersaglio e che gli attacchi alle aree civili popolate sono una violazione del diritto internazionale”.