“L’emergenza coronavirus e la conseguente chiusura di tutte le scuole è stato un shock per tutti ma, come spesso succede, nei momenti di difficoltà siamo riusciti a mettere in campo competenze e professionalità mai espresse”. Così Virginia Kaladich, presidente nazionale della Fidae, la federazione delle scuole paritarie cattoliche. “L’emergenza che stiamo vivendo ha imposto modalità nuove di fare scuola – ha continuato Kaladich – in particolare con la cosiddetta didattica a distanza. È un obbligo morale perché è il modo che noi abbiamo in questa fase di tener fede al patto educativo stipulato con le famiglie; ed è un obbligo imposto dalla normativa vigente. Anche per questo motivo la federazione ha organizzato una task force formata da docenti che si sono messi a disposizione in modo assolutamente spontaneo e gratuito, attraverso dei meeting e degli incontri on line, per sostenere tutte le scuole con scambi di esperienze e buone pratiche, aiuto reciproco, individuazione di criticità ed approfondimenti su alcuni ambiti disciplinari”. Nelle prossime settimane, anticipa la presidente della Fidae, “avremo meeting dedicati alla didattica a distanza dedicata a varie materie, tra cui lingua straniera, matematica e italiano; ci sarà anche un meeting dedicato alla scuola dell’infanzia e uno alla disabilità e l’inclusione”. Nello stesso tempo “sono stati attivati webinar che stanno coinvolgendo esponenti del mondo accademico, della comunicazione e anche del mondo giuridico per dare un’assistenza completa a chi ogni giorno si sta impegnando per il bene dei nostri studenti e per il futuro del nostro Paese”.