Nella serata di ieri, martedì 21 aprile, un operatore della Caritas di Cremona, Alessio Antonioli, in strada, nei pressi della sede di via Sant’Antonio del Fuoco, è stato vittima di una violenta aggressione. Lo riferisce la stessa Caritas diocesana, che in merito al “gravissimo episodio” esprime assieme alla diocesi la propria solidarietà, confermando “la vicinanza a lui e alla sua famiglia in questo momento di comprensibile apprensione”. “Fortunatamente le condizioni fisiche di Antonioli non sono gravi (frattura del setto nasale) – riferiscono Caritas e diocesi -, resta tuttavia la crescente preoccupazione per la sicurezza di chi con impegno e professionalità, come Alessio, presta ogni giorno, da anni, il proprio servizio a sostegno delle tante fragilità che attraversano il tessuto sociale”.
Una preoccupazione espressa anche don Pierluigi Codazzi, direttore della Caritas diocesana: “Stiamo assistendo in questi mesi a episodi di tensione e, come in questo caso, di violenza. Siamo allarmati, ma intendiamo confermare e continuare il nostro importante impegno per garantire in tutte le nostre strutture la sicurezza di operatori e ospiti, sforzandoci di trovare un equilibrio necessario tra le esigenze di legalità e la giusta dimensione dell’accoglienza. Un’attenzione ancora più urgente in un periodo come questo in cui, anche a causa dell’emergenza sanitaria, le tensioni rischiano di aumentare”.
Il direttore della Caritas esprime la sua vicinanza particolare ad Alessio, “uno degli operatori storici”, che “da sempre si dedica in particolare al Centro di ascolto, all’incontro con le persone e alla formazione sul territorio diocesano”. “Ha sempre dimostrato una disponibilità e una mitezza fuori dal comune: anche per questo, non essendoci stati con l’aggressore precedenti divergenze né discussioni, trovo ancora più inspiegabile e assurdo questo gravissimo episodio di violenza”.