Si intitola “Art, Violence and Religion” il campo di formazione internazionale per i ragazzi che fanno parte dei gruppi Pietre Vive e per gli amici di Pietre Vive, una realtà che nasce da una forte esperienza di “esercizi spirituali ignaziani” vissuta da un gruppo di giovani. L’iniziativa, che si sarebbe dovuta tenere a Malta dal 30 aprile al 2 maggio, è stata trasformata in versione on line. Il tema scelto quest’anno è alla base del cammino di preghiera e formazione dei gruppi: una rilettura delle immagini violente a partire dal Nuovo e Vecchio Testamento (uccisione di Caino, sacrificio di Isacco, fino alla Passione), con punti di meditazione ignaziana. Obiettivo: imparare a trasfigurare la violenza.
Il programma prevede il 30 aprile l’introduzione sul tema “Comunità: la nostra storia di violenza”, “un focus” spiega Valentina Cammarota, referente per la comunicazione di Pietre Vive, “su come noi viviamo nelle visite che offriamo il confronto con le immagini di violenza e come le raccontiamo, quale il messaggio spirituale nascosto nelle storie. Una ventina di minipresentazioni saranno offerte dai diversi gruppi, che illustreranno opere provenienti dai diversi luoghi.
Il primo maggio sarà la volta di “Formazione: comprendere l’espressione della violenza”. Sette le conferenze previste in sette sottogruppi a cura di docenti universitari ed esperti di Storia e Scrittura: dall’iconoclastia bizantina all’arte cattolica cilena come forma di protesta pacifica contro la dittatura di Pinochet, dall’ambivalenza della violenza tra distruzione e creazione nella Bibbia al passaggio in architettura dal recinto sacro alla fortezza. Ancora l’iconoclastia cristiana e islamica e la disobbedienza alla violenza. Seguirà un momento di condivisione in piccoli gruppi e di preghiera comune.
Sabato infine “La preghiera: riconciliazione e trasformazione della violenza” con un tour virtuale in gruppi alla concattedrale di San Giovanni Battista a Malta, che custodisce il quadro della decapitazione del Caravaggio, un momento comune e la preghiera finale.
Il campo, che al momento ha raccolto 100 iscrizioni, è stato organizzato dal gruppo Pietre Vive Malta e dai responsabili della rete internazionale. Anche il triduo pasquale è stata celebrato on line, con la partecipazione di circa 70 ragazzi.
Pietre Vive non è un semplice volontariato o esperienza comunitaria ma per i volontari un vero e proprio cammino di formazione per diventare “adulti nella fede”. Un percorso per giovani, che attraverso l’arte regalano la testimonianza della loro fede, con delle tappe sempre più precise che ha come base gli esercizi spirituali ignaziani. In diversi gruppi si ripropongono infatti gli esercizi della vita ordinaria e per tutti, due volte all’anno, sono offerti gli esercizi spirituali residenziali. Una realtà dinamica, in costante movimento. Oltre 32 i gruppi presenti in Europa. Nel 2019 sono nate realtà a Chicago, Kiev, Friburgo, Città del Messico. Una proposta di nuova evangelizzazione che è stata oggetto di studio da parte dell’Institut Catholique di Parigi.