I vescovi della Conferenza episcopale ligure prorogano fino al 3 di maggio le disposizioni, date l’8 marzo scorso, sulle celebrazioni liturgiche “senza concorso di popolo” a causa del coronavirus. In una nota, però, ricordano che nella lettera del 15 aprile il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, aveva “esteso a tutte le celebrazioni” gli orientamenti per le celebrazioni della Settimana Santa, secondo cui “per un minimo di dignità alla celebrazione accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista e, eventualmente, due operatori per la trasmissione”. “Evidentemente non è ancora consentita la presenza di altri fedeli alla celebrazione”, commentano i presuli, precisando che “non è prevista la chiusura delle chiese”. Ci si può spostare, inoltre, “per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore ad un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nella prossimità della propria abitazione”. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto “in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o di necessità e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione”. Resta ferma, tuttavia, la sospensione di tutte le cerimonie, “anche religiose”. Infine, i vescovi della Regione ecclesiastica ligure stabiliscono che le celebrazioni di Prime Comunioni e Cresime “non riprendano prima del mese di Settembre”. I singoli vescovi “stabiliranno il giorno preciso della ripresa nella propria diocesi e le eventuali condizioni”.