(Londra) “Questo governo è composto dai veri fanatici della Brexit. I ministri sono stati scelti per portare a termine l’uscita senza un accordo dall’Unione europea e non c’è nulla che li fermerà. La crisi provocata dal Covid-19 verrà sfruttata a questo scopo”. Non ha dubbi Mark Stuart, docente di Politica e relazioni internazionali all’Università di Nottingham, a poche ore dalla ripresa dei negoziati tra l’inviato del governo britannico David Frost e il suo corrispondente europeo Michel Barnier. I round negoziali sono fissati per ora in tre date: 20 aprile, 11 maggio, 1° giugno. “La Gran Bretagna se ne andrà dall’Europa senza un accordo perché la crisi economica provocata dal virus sarà molto più grave di quella scatenata dalla Brexit e, dal punto di vista adottato dai ministri di governo, per quanto cinico esso possa apparire, le privazioni di oggi prepareranno i cittadini a quelle inevitabili dopo l’uscita dal mercato comune”, continua l’esperto. “Per i cittadini sarà molto difficile distinguere tra le difficoltà economiche provocate dalla crisi coronavirus e quelle prodotte dalla Brexit. La mancanza, nei negozi, della frutta e della verdura raccolti dai migranti provenienti dalla Ue, ai quali non verrà più consentito di entrare nel nostro Paese, non saranno nulla se paragonati alle difficoltà di questi giorni”. “Certo è una scelta assurda, dal punto di vista economico, abbandonare la Ue. Ma questo governo che non verrà fermato da nessuno nella sua missione”, conclude Stuart.