La sera del 15 aprile “il santuario di Pompei aprirà le sue braccia e il suo cuore a tutti i nostri connazionali perché la casa di Maria è anche la dimora degli uomini e delle donne del nostro Paese, che sta vivendo la sofferenza e la paura di una prova misteriosa e inattesa”: afferma l’arcivescovo prelato di Pompei, mons. Tommaso Caputo, che guiderà il rosario trasmesso proprio dal santuario mariano campano, quinto appuntamento con il “Rosario per l’Italia”, domani sera alle 21, su Tv2000 e InBluradio oltre che in diretta Facebook sulle pagine ufficiali della Cei e del santuario di Pompei.
“La preghiera dà conforto e speranza e, oggi, la Chiesa italiana invita tutti a unirsi nella recita del santo rosario, che il fondatore del santuario, il beato Bartolo Longo, nella celebre supplica alla Beata Vergine, definì ‘catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio’”, prosegue mons. Caputo.
La recita del rosario del 15 aprile, durante la quale saranno meditati i Misteri della Gloria, si concluderà con la supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei.
“In questo periodo, nel quale non è possibile partecipare alle celebrazioni in basilica (che resta comunque aperta, in determinati orari, per la preghiera personale) decine di migliaia di persone stanno seguendo, ogni giorno alle 17, la recita del rosario in streaming sulla pagina Facebook del santuario e altrettante hanno assicurato la propria partecipazione alla ‘Staffetta del Rosario’, proposta ai pompeiani e ai devoti della Madonna del Rosario”, ricorda una nota del santuario. Ogni giorno, dalle 7 alle 22, ognuno sceglie una mezz’ora nella quale recitare il Rosario, così da creare una vera e propria catena di preghiera. È possibile comunicare l’orario scelto sulla pagina Facebook ufficiale “Pontificio Santuario di Pompei”, mediante un post specifico dedicato all’iniziativa. Anche la santa Messa delle ore 10 e la recita della supplica, alle 12, sono molto seguite.