Un atto di consacrazione di tutta l’America Latina e i Caraibi a Maria, “Nostra Signora di Guadalupe”, patrona del continente. Avverrà, su iniziativa del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), che raggruppa i vescovi delle 22 Conferenze episcopali latinoamericane, domani, al termine della solenne messa di Pasqua celebrata nella basilica di Città del Messico. Finora nel continente si sono verificati, secondo i dati ufficiali, 63.263 casi e 2.401 morti. Solo nella giornata di ieri, il Brasile (dove sono stati superati i mille morti) e l’Ecuador hanno avuto più di 2mila nuovi contagi ciascuno.
“Il significato dell’atto di consacrazione alla Beata Vergine Maria è un soprattutto un atto di filiale e fiducioso abbandono di tutta l’America Latina e il Caribe che nel cuore ha un grande affetto per la Vergine e in particolare per la Signora di Guadalupe”, dice al Sir il segretario generale del Celam, mons. Juan Carlos Cárdenas Toro, vescovo ausiliare di Cali (Colombia). È un momento “per mettere nelle sue mani i nostri popoli dell’America Latina e del Caribe. Stiamo invocando la Madre del Signore come colei che può intercedere nel modo più forte per i figli del suo popolo, per la fine della pandemia Covid-19 che sta colpendo tutto il mondo e anche i distinti popoli dell’America Latina e specialmente con più forza le comunità più vulnerabili e povere, i migranti, gli indigeni, gli afrodiscendenti”.
Naturalmente, a causa delle misure di isolamento e quarantena, “non ci sarà una presenza fisica della presidenza del Celam. L’eucaristia di Pasqua, con l’atto di consacrazione, sarà presieduta dall’arcivescovo di Città del Messico, il cardinale Carlos Aguiar Retes, che tra l’altro in passato è stato presidente del Celam. La messa sarà trasmessa in diretta e sarà visibile in tutti i Paesi del continente, attraverso tutti i canali cattolici. Al termine della messa, ci sarà questo atto di affidamento alla materna protezione di Maria ai piedi della statua della Nostra Signora di Guadalupe. Sarà posta ai piedi dell’immagine un’offerta floreale, con le bandiere di tutti i Paesi del continente. Il presidente del Celam, mons. Miguel Cabrejos Vidarte, affiderà il suo saluto a un breve videomessaggio”.
Mons. Cardenas rivolge anche un breve videomessaggio di auguri in lingua italiana: “Buona Pasqua in questo momento di sofferenza che prova l’intera umanità. Siamo tutti uniti nella preghiera, trovando nella sofferenza l’opportunità di incontrare Cristo, il Signore che ci dà la fortezza per restare nella speranza”. Opportunità che, una volta che l’emergenza sarà passata, “siamo uomini migliori”. “Il Cristo Risorto, accanto alla Madonna della vita e della speranza ci dia questa fortezza e speranza nella risurrezione. La morte non è mai l’ultima parola. La prima, unica e definitiva parola è Cristo vivo, risorto e vincitore”.