Pasqua 2020: mons. Ricchiuti (Altamura), “ancora una volta le tenebre saranno squarciate”

“Nulla potrà mai separarci dall’amore di Cristo, vincitore della morte, nulla! Né questo difficile tempo del Coronavirus, né la paura, né l’incertezza dei giorni a venire, né le sofferenze, né la malattia, né la morte, che stanno segnando in modo davvero triste tante famiglie, tanti anziani, tanti giovani!”. Lo scrive l’arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, mons. Giovanni Ricchiuti, nel messaggio per la Pasqua 2020. “I segni dell’inseparabilità dall’amore di Cristo si sono resi evidenti nei gesti di carità, di disponibilità e di servizio, mediante i quali gli operatori sanitari in primis e tutti coloro che hanno e continuano a vigilare sulla nostra salute, le volontarie e i volontari delle nostre Caritas si sono resi testimoni eroici e infaticabili, con quella generosità che non consente di lasciare soli quanti sono nel bisogno”, osserva il presule.
Dal vescovo il “grazie” alle comunità parrocchiali, alle associazioni, alle confraternite e ai movimenti, sotto la guida dei sacerdoti, dei diaconi e degli operatori pastorali, che “non hanno fatto mancare ogni giorno, a partire da quel 5 marzo, attraverso una creativa comunicazione digitale, la loro presenza nelle famiglie, negli ospedali e nelle case per gli anziani”. “Ancora una volta nelle nostre chiese, che in questi giorni saranno le vostre case, la luce del cero pasquale squarcerà le tenebre e l’oscurità. Soprattutto, le tenebre e l’oscurità di questi giorni drammatici, perché nella Risurrezione del Signore non esiste pietra tombale che non possa essere ribaltata e, allo stesso modo, non c’è buio più profondo che possa resistere alla luce del Risorto”.

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