Pasqua 2020: mons. Pavanello (Adria), “fissare lo sguardo sulla luce che proviene dalla Risurrezione di Cristo”

“Mai come quest’anno abbiamo bisogno di celebrare la Pasqua: proprio perché l’orizzonte si presenta buio è prezioso per noi fissare lo sguardo sulla luce che proviene dalla Risurrezione di Cristo, rappresentata dalla fiamma del cero pasquale. Fissare questa luce ci aiuterà a non smarrirci nell’oscurità che avvolge le settimane e i mesi che ci aspettano”. Lo scrive mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo, nel messaggio per Pasqua ai fedeli della diocesi. “L’annuncio pasquale – prosegue – ‘Cristo è risorto, è veramente risorto!’ può risuonare dunque quest’anno più vero e convinto che mai sulle nostre labbra: Dio è fedele e non permette che chi si fida di lui sia inghiottito per sempre dal buio della morte. C’è una vita altra in cui possiamo entrare credendo in Gesù Cristo, Figlio di Dio Crocifisso e Risorto, e percorrendo con lui la via dell’amore. Abbiamo bisogno come non mai di sentire e di fare nostro l’annuncio che il mattino di Pasqua ha cambiato non solo la vita dei primi discepoli, ma, attraverso di loro, la storia dell’umanità. In fondo la missione dei cristiani da sempre è quella di ripetere questo annuncio e di renderlo credibile con la testimonianza di una vita nuova”. “Anche in questo momento di grande sofferenza e preoccupazione il dono che noi cristiani possiamo fare ai nostri fratelli è proprio questo: annunciare e testimoniare che in Cristo la vita ha vinto la morte. Questa fede può immettere ancora oggi nella storia quella fiducia e quella speranza di cui l’umanità ha bisogno per ripartire dopo la terribile esperienza di questa pandemia. Infatti – conclude mons. Pavanello – anche quando sarà stato preparato un vaccino capace di metterci al riparo dal Covid-19, avremo bisogno di speranza. Come è stato scritto c’è bisogno di ‘mani che sostengano l’anima del mondo’”.

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