“La Pasqua che siamo chiamati a vivere quest’anno certamente è inusuale, forse per tutti noi è la prima volta che celebreremo l’evento fondante della nostra fede da casa, seguendo le funzioni pasquali dalla Tv o da altri mezzi di comunicazione”. Lo scrive mons. Marco Brunetti, vescovo di Alba, nel messaggio di Pasqua alla diocesi. “Questa lunga Quaresima, vissuta in casa, che ha coinvolto la società intera – prosegue –, forse ha visto manifestarsi questo duello fra la morte e la vita. Le strade, le piazze e le chiese vuote ci hanno trasmesso un senso di paura e di solitudine, le notizie quotidiane con il conteggio dei malati e purtroppo dei morti, senza possibilità di conforto e accompagnamento, hanno procurato in noi un senso di smarrimento”. “I molti medici, infermieri e operatori sanitari che senza risparmio di energie combattono con le armi della scienza e con la loro umanità contro la malattia per la guarigione di tante persone – scrive ancora mons. Brunetti –. I volontari della Protezione civile, di tante associazioni, della Caritas che non hanno smesso di soccorrere quanti continuano a vivere nel bisogno perché senza un tetto, senza la possibilità di fare la spesa o senza un lavoro. Le tante offerte, donazioni e sottoscrizioni da parte di fondazioni e privati, della stessa Chiesa e delle istituzioni preposte, segno di una solidarietà che dovrà consolidarsi anche per il futuro, affinché nessuno rimanga indietro. Tutte queste e molte altre le armi della vita sotto i nostri occhi”.
“C’è un mattino di Pasqua da celebrare e questo ci racconta della risurrezione di colui che attraverso la sua passione e la sua morte ci ha salvato per l’eternità – conclude il vescovo di Alba –. La paura, la sofferenza, la morte e il lutto sono vinti per sempre dalla luce, dalla vita, dall’amore, dalla speranza che viene dal Risorto, apparso ai suoi come aveva promesso. Buona Pasqua!”.