L’ex presidente dell’Ecuador Rafael Correa, che in seguito alla conclusione del suo mandato, avvenuta nel 2017, risiede in Belgio, Paese d’origine della moglie, è stato condannato ieri a 8 anni di reclusione e a 25 di interdizione dai pubblici uffici dal Tribunale della Corte nazionale di giustizia dell’Ecuador, per corruzione, nell’ambito dell’indagine “Sobornos” (tangenti), la stessa nella quale è stato implicato anche l’ex vicepresidente Jorge Glas.
La sentenza mette fine molto probabilmente alla carriera politica di Correa e ai suoi propositi di rivincita, alle prossime presidenziali, contro l’attuale presidente Lenin Moreno, scelto proprio da Correa per la sua successione ma ben presto entrato in rotta di collisione con il predecessore.
La figura di Correa, così come il giudizio sull’attuale Governo, è molto controverso in Ecuador e anche all’interno dello stesso mondo cattolico. L’ex presidente ha guidato il Paese per 10 anni, dal 2007 al 2017.