“Il momento drammatico che stiamo vivendo non ci consente di celebrare insieme nella nostra cattedrale la Messa Crismale del Giovedì Santo. Sarebbe stata l’ultima mia celebrazione della Messa del Crisma come vescovo titolare di questa amata chiesa di Piacenza-Bobbio”. Lo ha scritto mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, all’inizio della lettera inviata ai presbiteri e ai diaconi della diocesi. Papa Francesco aveva accettato la rinuncia inviata da mons. Ambrosio a fine 2018 – quando il vescovo aveva compiuto 75 anni – concedendo però una proroga di almeno un anno.
Il vescovo di Piacenza-Bobbio nelle lettera invita i sacerdoti a leggere attentamente la parola del profeta Isaia che “ci invita a portare ‘il lieto annunzio ai poveri’, a ‘fasciare le piaghe dei cuori spezzati’, a ‘proclamare la libertà degli schiavi’, a ‘consolare tutti gli afflitti’” cercando le risposte per “leggere e vivere questo tempo così difficile” e per “diventare noi stessi diversi, oltre che sperare e operare affinché sia diversa la società”.
Mons. Ambrosio cintando “L’esperienza cristiana” di Mounier ricorda che “le nozioni comuni non valgono più” mentre vale la “misura comune” e che “il cristiano sarà arruolato oppure scartato sulla base del suo portamento, sulla base di pochi gesti elementari, tanto più importanti in quanto suo malgrado egli impegnerà più che mai se stesso; impegnerà quella fede e quella chiesa che nella considerazione comune egli rappresenta”.
Tra le tante emergenze di questo tempo, il vescovo di Piacenza, ricorda quella ‘spirituale’ dalla quale “usciremo diversi (…) se presteremo tutta la nostra attenzione nei confronti del mistero grande della vita, considerata in ogni suo aspetto e manifestazione, anche nei confronti di quella ‘creazione che geme e soffre nelle doglie del parto’ (Rom 8,22)”.
Mons. Ambrosio domani, giovedì 9 aprile, sarà ospite in diretta su Tv2000 alle 8.20.