“Sentendovi al telefono, sento che la vostra salute è buona, il morale è alto e che cercate di farvi vicini alla vostra gente. Vi ringrazio perché, come il buon pastore, siete accanto con il cuore, la preghiera e nei modi oggi possibili alle vostre comunità”. Lo ha affermato il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, in un video messaggio indirizzato ai sacerdoti della diocesi in occasione della S. Pasqua e pubblicato sul sito e sui canali social della diocesi. Il cardinale ha ricordato che l’emergenza sanitaria ha coinvolto il clero diocesano solo marginalmente, “ringraziamo il Signore perché non ci sono tra noi presbiteri malati particolarmente gravi”, ha detto, per poi porre due domande: “Che cosa vuole dirci il Signore in questo tempo difficile per l’Italia e il mondo intero?” e, ancora, “Finita questa bufera, ricominceremo tutto come prima?”. Per il cardinale “non avvenga, né per noi, né per la nostra gente che tutto avvenga come prima cercando magari di recuperare il tempo perduto” perché “il tempo da non perdere è questo perché il Signore ci sta dicendo qualcosa, ci riconduce all’essenziale della vita umana e, per noi, all’essenziale della nostra vocazione e della nostra pastorale”. Infine, ha ricordato che, nonostante le criticità, “la preghiera cresce” ed emerge “la bellezza dell’Eucaristia, primo atto di amore delle nostre comunità”. “Questo distanziamento sociale – ha concluso – ci sta portando ad una maggiore comunione spirituale tra noi e sono sicuro che quanto sta accadendo ci porterà a una maggiore unità del presbiterio. Da questo forzato isolamento nasce una maggiore presenza dei confratelli”.