I cattolici in Repubblica Ceca pregano per la salute di oltre 5mila abitanti del Paese colpiti dal Covid-19. Un numero che include anche mons. Karel Herbst, vescovo ausiliare di Praga, che è risultato positivo a fine marzo ed è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Diversi membri della Chiesa hanno ricevuto l’ordine di rimanere in quarantena, tra cui il card. Dominik Duka, che ha di recente indirizzato una lettera di incoraggiamento a tutti gli anziani cechi e moravi. “Siamo testimoni del fatto che le differenze intergenerazionali scompaiono e che ‘cura del prossimo’ e ‘ondata di solidarietà’ non sono solo parole vuote. Le nostre famiglie, i nostri amici, insieme a volontari di ogni fascia di età, si prendono cura di noi. Sicuramente questo tipo di attenzione entrerà nella storia della nostra nazione”, si legge nella lettera. Il card. Duka loda la modernità del sistema sanitario e i progressi scientifici della Repubblica Ceca, che “tengono il passo con quelli dei Paesi più sviluppati del mondo”, sottolineando che ciò è di fondamentale importanza in questi tempi difficili. Rende inoltre omaggio a coloro che lavorano nelle case di cura e di riposo per la grande professionalità e umanità che dimostrano. Non esitano, infatti, a fare sacrifici e a stare con gli anziani infettati, prendendosi cura di loro e dando prova di solidarietà, anche se spesso questo implica rimanere in quarantena con loro. “Confidiamo nel fatto che siamo nelle mani di Dio. Cerchiamo di essere di esempio per le giovani generazioni, affinché si sentano ispirate a fare lo stesso”, termina la lettera rivolta agli anziani.