“Una modalità attiva di celebrazione della Settimana Santa, fondata sul sacerdozio comune di tutti i battezzati”. È la proposta che il vescovo di Civita Castellana, mons. Romano Rossi, affida a fedeli laici, sacerdoti, diaconi e religiosi per la celebrazione del Triduo pasquale. “Siamo chiamati a riscoprire, in questo isolamento, la presenza di quel Dio che ‘ha preso dimora in mezzo a noi’ – scrive il presule negli orientamenti per le celebrazioni dei prossimi giorni – che abita i cuori e le nostre case, chiamate oggi a riscoprirsi ed essere ‘Chiese domestiche’”. Vengono poi passate in rassegna le celebrazioni del triduo, che il vescovo presiederà in cattedrale e saranno trasmesse sui canali social diocesani: la messa in Coena Domini, giovedì alle 17; l’azione liturgica del Venerdì Santo, alle 15, con l’aggiunta di un’intenzione nella preghiera universale “perché il mondo sia liberato dall’epidemia del coronavirus”. Sabato, alle 21.30, mons. Rossi presiede la Veglia pasquale e domenica, alle 11, la messa della Pasqua di Risurrezione. Disponendo che le messe vengano celebrate solo nelle chiese parrocchiali e chiedendo un clima di “silenzio adorante” sui social per venerdì e sabato, il vescovo di Civita Castellana conclude con un invito: “Teniamo vivo nel cuore, il desiderio di far rivivere della fede e della presenza del popolo cristiano le nostre chiese parrocchiali, consapevoli che anche in queste ore difficili, i canali misteriosi dello Spirito faranno giungere a ciascuno di noi il dono dell’acqua viva che zampilla per la vita eterna”.